L'archivio dei miei post

venerdì 16 novembre 2012

Manifesto di un Popolo umiliato

E' triste assistere alle quotidiane vessazioni e umiliazioni, che un Popolo subisce da una classe politica acefala e impegnata a mantenere il proprio status quo: il proprio potere e la propria autoreferenzialità.

E' triste assistere quotidianamente alle vessazioni subite da parte di un Popolo inerme.

Un Popolo che ingenuamente ha creduto nella bontà delle ambiegue parole e ambigue promesse, mirate a tenerlo costantemente, nel perenne Purgatorio dal quale mai si uscirà, neanche sperando di andare all'Inferno. 

Almeno questa sarebbe la soluzione, ma questa non permetterebbe Loro di mantenere lo status quo. Men che meno questo Popolo potrà aspirare ad andare in Paradiso.

Il Popolo è quindi condannato a rimanere perennemente nel Purgatorio a patire le proprie pene, e ad espiare la sua condanna per aver creduto in un'equivoca quanto orribile classe politica. 

Niente Inferno. Niente Paradiso.

La giusta soluzione per la classe politica è, e sarà quella di condannare per l'eternità il Popolo al Purgatorio.

Quel Purgatorio che lede la dignità di ogni singolo individuo. Di un intero Popolo che vive e vivrà perennemente nella speranza. Ma niente cambierà.

Il mantenimento dello status quo è il loro unico obiettivo e per poterlo raggiungere, coccolorare e rafforzare, l'unico mezzo valido, ma eticamente scorretto, è l'affamare il Popolo.

Foss'anche con l'uso della violenza.

La legittimazione del loro status quo, avviene coincidentemente con la legittimazione del Purgatorio del Popolo: è oramai palese quanto le due legittimazioni siano terribilmente speculari.

In un Paese dove il Popolo è, umiliato accade che Una persona senza lavoro è una persona alla quale viene calpestata la dignità.
E quando in un Paese uccidi la democrazia, uccidi anche il suo Popolo.
Come potrebbe esser definito un Paese dove a governare sono dei politici irreali che creano un'atmosfera maledettamente reale, ma che appare essere erroneamente surreale?
E' questa la triste esistenza di un Popolo umiliato.

Paolo Sannia

Nessun commento:

Posta un commento