D'Alema scende in campo
per difendere il suo amico-nemico, ovvero (Bersani) dal suo
nemico-amico (Monti), il quale a sua volta è stato attaccato dal suo
nemico-amico (da Berlusconi per interposta persona, vedi Angy
Alfano!).
Berlusconi si presenta
dinanzi al PPE al vertice di Bruxelles e, ironia della sorte lì chi
trova? Il suo nemico-amico (Monti), amico-nemico del suo nemico
(Bersani).
Berlusconi è sotto
attacco, tra i fuochi incrociati di Monti e Bersani. Berlusconi ha
attaccato Monti per eliminare Bersani, l'eterno sconfitto. Qual è la
prova?
Monti ha dichiarato di
non voler assumere l'incarico di "garante super partes", il
chè tradotto nel linguaggio comune sta ad indicare che non vuol
diventare Presidente della Republica Italiana.
Perchè? Semplice, vuol
continuare nel ruolo di Presidente del Consiglio dei Ministri,
rinviando "de facto" di qualche anno la sua ascesa al
quirinale (!!!).
Quali altri perchè?
Perchè l'Europa s'è
stancata del "circo" Italia;
perchè Monti crede in
quel che fà (a ragione o torto, ma ci crede, con buona pace di noi
tutti);
perchè l'Italia non è
"affidabile" nella politica estera;
perchè l'Italia è priva
di Statisti, ovvero dei veri strateghi della politica (Monti farà al
caso?);
perchè l'Italia, dalla
fine del Secondo Conflitto Mondiale al 1989 non è mai stata
realmente sovrana;
perchè vent'anni
(1992-2012) di "caos" pilotato, sono stati necessari al
riassetto della politica interna ed estera: Di Pietro, Amato, Ciampi,
Dini, Berlusconi e Prodi hanno di fatto rappresentato gli attori di questo
periodo di transizione;
perchè un'Italia
politicamente ordinata è funzionale all'ordine della geopolitica,
della geostrategia e della geoconomia globale.
Monti – purtroppo o per
fortuna – è l'opzione obbligatoria.
Perchè? Perchè nel
Belpaese manca una definita strategia politica.
La strategia politica
manca perchè la crisi della morale e delle idee politiche ha
prodotto il vuoto dei player politici in grado di proiettare l'Italia
fuori dal “caos”.
Purtroppo la realtà è
il principio di questo “caos”: D'Alema scende in campo per
difendere il suo amico-nemico, ovvero (Bersani) dal suo nemico-amico
(Monti), il quale a sua volta è stato attaccato dal suo nemico-amico
(da Berlusconi per interposta persona, vedi Angy Alfano!).
Berlusconi si presenta
dinanzi al PPE al vertice di Bruxelles e, ironia della sorte lì chi
trova? Il suo nemico-amico (Monti), amico-nemico del suo nemico
(Bersani).
Paolo Sannia
Paolo Sannia
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